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VIVI VERONA

Il blog pensato per darvi suggerimenti e itinerari per vivere al meglio Verona e la sua provincia.
Buon divertimento!

14-12-2016
ENOGASTRONOMIA
Nadalin veronese
 
I veri veronesi lo conosceranno sicuramente, il "padre" del più celebre pandoro, il nadalin! Una leggendaria delizia nata a Verona alla fine del XIII secolo per festeggiare il primo Natale dopo l’investitura dei nobili Della Scala che erano divenuti Signori di Verona.
Questo dolce viene spesso dedicato o collegato a Giulietta, proprio perché nell'anno 1303, anno della nascita del Nadalin veronese, nasceva anche una delle storie d'amore più famose e tormentate di sempre, la storia di Romeo e Giulietta.
 
Ingredienti per 6 persone
500 di farina di frumento
60 g lievito di birra
20 ml di acqua
150 g di zucchero
sale
una bacca di vaniglia
due scorzette di limone
3 uova
200 g di burro
Per la glassa
100 g di polvere di pan di spagna
20 ml di marsala all’uovo
100 g di granella di zucchero
una bella manciata di pinoli e mandorle

Preparazione
Lavorate l'impasto con la farina, il lievito e l'acqua. Aggiungete lo zucchero, il sale, la buccia di limone, le bacche di vaniglia, le uova e in ultimo il burro. Impastate per bene. Lasciare riposare l'impasto per circa 1 ora ad una temperatura di circa 27 gradi. Incidere con quattro tagli la superficie dell'impasto a formare un quadrato, allargate con le dita l'impasto, in maniera da raffigurare una stella a otto punte. Fate lievitare dopo quest'operazione ancora una volta in ambiente con temperatura di circa 27 gradi fino a quando l’impasto raggiunge il doppio del suo volume iniziale (circa due ore barra tre).
Preparate la glassa. Inumidite leggermente il Pan di Spagna con il marsala e cospargerla sul nadalin lievitato. Guarnire con pinoli, pezzetti di mandorla e lo zucchero a velo. Cuocete in forno a 180°, per un'oretta circa. Si può conservare per circa 5/7 giorni, a temperatura ambiente lontano da fonti di calore o luoghi umidi.
 
Fonte: http://www.gustoblog.it/post/119281/la-ricetta-del-nadalin-veronese-e-la-storia-del-piatto